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Il mediatore internazionale

Il mediatore linguistico-culturale è un professionista della comunicazione che facilita l’inter-comprensione e la comunicazione tra persone che parlano lingue diverse (vocali e segnate) ed appartengono a culture diverse. La sua funzione è quella di “ponte” nel circuito della comunicazione per agevolare l’interazione sociale e culturale. Si tratta di un termine molto generale che abbraccia molteplici sotto-definizioni tradizionali: traduttori, interpreti, mediatori culturali, sottotitolatori di audiovisivi ecc. Tutte queste attività sono riconducibili al concetto di traduzione formulato nel Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER) e ispirato alla celebre e triplice definizione del linguista Roman Jakobson: traduzione endolinguistica, interlinguistica e intersemiotica.

In particolare, i nostri associati sono mediatori internazionali delle lingue dei segni, cioè traduttori e interpreti in grado di offrire i propri servizi, in forma autonoma o aggregata, sia ad utenti sordi che a persone udenti di diverse nazionalità. Caratterizza professionalmente questa figura l’offerta di servizi di mediazione in almeno due lingue segnate, di cui una straniera, e in almeno due lingue vocali, di cui una straniera. Si tratta di una professionalità complessa di natura quadrilingue che dà luogo a molteplici incroci interlinguistici. A titolo di puro esempio illustriamo le combinazioni bidirezionali delle mediazioni operate dai nostri associati assumendo a riferimento un professionista che lavori con l’italiano, l’inglese, la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni americana (ASL): italiano ⬄ LIS, italiano ⬄ ASL, ASL ⬄ LIS, ASL ⬄ inglese, italiano ⬄ inglese. Integrano il bagaglio professionale del mediatore internazionale di lingue dei segni – figura emergente anche nel contesto del turismo accessibile – adeguate conoscenze di natura deontologica e interculturale relative alle comunità sorde italiane e straniere e al mondo della disabilità, la capacità di padroneggiare le nuove tecnologie telematiche per offrire i propri servizi anche a distanza e l’abilità di esercitare questo ruolo nelle diverse sfere della vita sociale secondo la classificazione del QCER: dominio privato, dominio pubblico, dominio lavorativo e dominio educativo. Il livello minimo delle competenze per l’ammissione all’associazione, basato sul Quadro Europeo delle Qualifiche recepito anche dall’Italia nel 2018, è EQF5 cioè quello dell’ istruzione post-secondaria: ad esempio, un diploma di scuola media superiore combinato con corsi professionalizzanti di interpretariato nelle lingue segnate svolti presso centri qualificati. Tuttavia, è raccomandabile il possesso di titoli di livello EQF6 (laurea di primo livello).

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63900 Fermo (FM)
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